Ogni alunno è considerato una persona che apprende con l’originalità del suo percorso e le aperture offerte dalle relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali.
Nell’apprendere si procede con attenzione a porre basi solide, su cui costruire una conoscenza dopo l’altra, per formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale.
Il percorso di apprendimento scolastico è definito in una continuità; in particolare i programmi delle materie “di studio” (storia, geografia, scienze…) iniziano durante il 3° anno della scuola primaria per concludersi il 3° anno della scuola secondaria di 1° grado.
Imparare ad imparare
– Ascoltare ed imparare dai “maestri”, per arrivare a chiedersi il perché delle cose
– Acquisire la sicurezza di poter formulare un pensiero creativo e personale
– Acquisire i nuclei fondamentali delle discipline di base ed elaborare un metodo di studio ordinato, efficace e personale
– Acquisire gli elementi fondamentali di diverse modalità espressive: verbale, iconica, musicale, corporea
Approfondire l’esperienza
– Imparare ad organizzare il pensiero e a scrivere comunicando le osservazioni e le riflessioni sulla propria esperienza
– Condurre alla consapevolezza di avere un passato e di venire da una tradizione (importanza della dimensione storica personale, locale, generale)
Incontrare il bello
– Sviluppare l’amore per la lettura (attraverso testi scelti con gradualità e per bellezza di significato)
– Sollecitare la conoscenza e l’amore per il bello (guidare all’incontro con l’opera d’arte e con la musica, imparare e conoscere la poesia, …)
Guardare la realtà
– Osservare la realtà che ci circonda con un atteggiamento di fiducia e di stupore nei confronti della positività, della razionalità, del reale
Vedere l’amicizia
– Crescere nella responsabilità personale, imparando ad organizzare il proprio lavoro e a rapportarsi con gli altri (senso di responsabilità nei confronti dei proprio impegni, cura del proprio materialem rispetto e accoglienza dell’altro)
– Saper giocare, non solo in modo organizzato, ma anche liberamente
Istituto Antonio Rosmini